Casinò land based: quale il loro possibile futuro

Cristina Marziali 18/07/2022
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All’iGB Live! che si è svolto ad Amsterdam ad inizio Luglio 2022 sono state presentate tante novità nel settore dell’iGaming, ma una sicuramente ha colpito gli intervenuti più di tutte le altre. Creedroomz, che è una compagnia che si occupa di gioco d’azzardo sia fisico che land based, ha infatti presentato Roba. Roba è il primo dealer completamente robotico, che usa l’intelligenza artificiale per interagire con i giocatori. E la prima domanda che subito ci poniamo è: potrà Roba sostituire in toto gli esseri umani?

Il futuro dei casinò land based

C’è un’oggettività che è balzata agli occhi di tutti, specie in questi ultimi due anni. Il 2020 e il 2021 sono stati caratterizzati dalla pandemia di Covid-19. La necessità di rispettare il distanziamento sociale ha spinto le persone, praticamente in tutto il mondo, a usare metodi alternativi per praticare le loro attività quotidiane tra le quali, spesso e volentieri, si include anche il giocare d’azzardo. Ecco quindi che i casinò fisici sono rimasti chiusi per diversi mesi, entrando in grave sofferenza economica, mentre quelli on line hanno proliferato. Si capisce come, una volta finita l’emergenza sanitaria, le riaperture non abbiano semplicemente ripristinato lo status quo, ma come si sia ormai verificato un cambiamento nelle abitudini dei giocatori. Qualcuno si chiede così se la crisi dei casinò land based non sia definitiva, e se queste strutture non siano tristemente incamminate verso la loro fine.

L’idea di Creedroomz

robaCi sono però persone che credono fermamente nel fatto che i casinò fisici abbiano un futuro, e che la chiave di lettura per costruirlo risieda nell’innovazione. Anche il gioco fisico deve cercare di stare al passo con i tempi. D’altro canto, l’iGaming si è dimostrato uno dei settori più “fluidi”, uno di quelli maggiormente capace di stare dietro alle novità tecnologiche e di sfruttarle in modo tempestivo. Questa, almeno, è l’opinione di Levon Hambardzumyan, senior product manager di CreedRoomz. Hambardzumyan è anche ingegnere, e c’è lui dietro la creazione di Roba, la novità presentata prima all’ICE di Londra e poi all’iGB Live! di Amsterdam. Roba è un robot, dotato di intelligenza artificiale, ed è un croupier che può interagire con i clienti e i giocatori proprio come un vero dealer.

Chi è Roba

Non immaginate un androide con fattezze umane: Roba è un braccio meccanico che è in grado di svolgere le più elementari operazioni che riguardano il gioco d’azzardo al tavolo. Ad esempio, Roba dirige le partite di Dragon Tiger e Baccarat distribuendo le carte, raccogliendole a fine partita, mescolando il mazzo e dando i risultati finali ai partecipanti. Presto, dice Hambardzumyan, verrà usato anche ai tavoli di BlackJack. Per ora Roba è riservato al mercato asiatico, dove già da tempo i casinò stanno cercando di implementare l’interazione tra umani e intelligenze artificiali. L’intento però è di esportarlo anche sul mercato occidentale, in primis quello europeo.

Questo perché, a detta sempre del suo creatore Hambardzumyan, i vantaggi offerti da Roba sono molteplici. Il primo riguarda la trasparenza del gioco: chi ha davanti un robot non teme che possa truffare o barare in nessuna maniera. C’è poi l’aspetto economico, in quanto, specie in questo momento di scarsi incassi, può aiutare gli operatori a risparmiare sui dealer in carne ed ossa. Roba è infaticabile: lavora 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Non commette errori. Insomma, sembrerebbe la soluzione perfetta: l’unico neo che viene individuato riguarda le tempistiche del gioco, che devono essere preimpostate con meccanismi che costituiscono una sfida inedita per i programmatori.

Addio croupier in carne ed ossa?

roba-dealerA questo punto torniamo al dilemma enunciato in esordio. Roba sarà la fine dei croupier in carne ed ossa? Hambardzumyan esclude categoricamente questa evenienza. I croupier umani sono imprescindibili per un casinò land based, perché imprescindibile è il rapporto che si crea con i giocatori. Roba viene per lo più interpretato come un supporto, come un modo di migliorare l’esperienza dell’utente finale e anche, perché no, di suscitare un po’ di curiosità. Non è da poco che ci si interroga circa l’opportunità di usare supporti robotici nei casinò fisici: il primo esemplare di robot dealer fu presentato al Global Gaming Expo Asia del 2017. Adesso i tempi sono maturi per fare un passo ancora in avanti: soprattutto, appare necessario che i casinò land based si rinnovino, se non vogliono davvero essere soppiantati da quelli virtuali, specie in vista dell’avanzare del Metaverso.

Il futuro di Roba

Quindi Roba si prepara a dare l’assalto al mercato europeo, e lo fa anche pensando a possibili migliorie. La prossima mossa, dice Hambardzumyan, sarà quella di applicare al braccio meccanico una webcam che possa dare vita ad una nuova esperienza di streaming, con il punto di vista del dealer. E naturalmente gli ingegneri di Creedroomz non riposeranno sugli allori, ma cercheranno di creare ancora altre soluzioni che rendano i casinò fisici una sorta di ibrido uomo-macchina, in cui le innovazioni vadano di pari passo con la tradizione.

Questo rappresenta una sfida molto grande e impegnativa in quanto, di fatto, non ci sono esperienze pregresse che possano essere seguite o copiate. Ciò però non rappresenta un limite per Hambardzumyan e il suo team di lavoro, i quali si propongono quindi come dei veri e propri pionieri intenzionati ad aprire nuove strade che possano essere percorse anche da altri dopo di loro. Intanto, nell’attesa di vedere Roba in azione anche nei nostri casinò italiani, possiamo continuare a divertirci con i casinò online, sempre raggiungibili anche stando a casa, o con le Demo che trovi sul nostro sito!

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CMarziali / Cristina Marziali