Nasce l’Osservatorio sullo Sport System di Banca Ifis: i primi dati

Cristina Marziali 04/04/2022
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In modo generico, sappiamo tutti che lo sport esprime valori molto positivi sia per il singolo che per la collettività. Per ognuno di noi praticare sport significa mantenersi in buona salute psico-fisica, mantenere uno stile di vita attivo e garantirci una valvola di sfogo da stress e routine. Per la collettività, lo sport rappresenta un momento di aggregazione e riconoscimento in valori e principi condivisi, come la lealtà, l’agonismo senza invidie, l’impegno premiato dai risultati. Non tutti sanno però che queste cose sono state riconosciute in modo ufficiale dall’Unione Europea nel 2006. In particolar modo, la UE ha messo in evidenza anche un altro aspetto, che è quello economico. Per ogni Paese della Comunità Europea lo sport rappresenta una fonte di introiti sia sul versante pubblico che privato, oltre a definire i valori espressi sopra; ecco perché la UE ha invitato tutti gli stati membri, Italia compresa, a seguire con maggiore attenzione questo comparto di vitale importanza per il benessere dei popoli. Ecco quindi che nel 2022 è nato in Italia il primo Osservatorio sullo Sport System.

Osservatorio sullo Sport System

Possiamo trovare spiegato nel dettaglio di cosa si tratta nel sito web della Banca Ifis (Istituto di Finanziamento e Sconto), dove si dice che la decisione di creare questo osservatorio, che da adesso in poi si ripeterà con cadenza annuale, nasce dalla presa di consapevolezza di quanto lo sport abbia un peso notevole anche sull’economia italiana. Nel nostro Paese sono 35 milioni le persone che si interessano allo sport a vario titolo, e oltre 15 milioni lo praticano attivamente. Molto numerose sono anche le società che operano in questo settore, oltre 70 mila, per non parlare delle associazioni e delle imprese produttrici. Scopo dell’Osservatorio è fornire una base di dati che possano servire ad elaborare strategie sempre più sofisticate per sfruttare al meglio le possibilità offerte da un comparto così vasto e variegato, e così amato. L’Osservatorio sullo Sport System è stato presentato presso la sede del CONI il 30 marzo alla presenza del Vicepresidente di Banca Ifis Ernesto Furstenberg Fassio e del Presidente del CONI Giovanni Malagò. Analizziamo alcuni dei contenuti salienti del documento, che esamina l’andamento del settore tra il 2020 e il 2021, tenendo come riferimento il 2019.

Quadro d’insieme

sport-systemNel complesso, quello che Banca Ifis si propone con questo documento, che si può scaricare nella sua interezza proprio dal sito della banca, si riassume in quattro punti. Il primo consiste nel soppesare il reale valore dello sport italiano, oltre che a a metterlo in luce. Di conseguenza, se ne vuole valutare l’impatto socio-economico e capire quale sia il legame che sussiste tra gli italiani e lo sport. Scopo ultimo è far capire quanto sia importante aumentare gli investimenti pubblici nel comparto, in quanto lo sport rappresenta un moltiplicatore di valore. Quest’ultimo assunto si dimostra facilmente con i primi dati che vengono messi in evidenza dal documento. I ricavi derivanti dallo Sport System sono, nel complesso, 95,9 miliardi, vale a dire il 3,6% del PIL italiano. Questi ricavi sono ripartiti nella seguente maniera: il 18% riguarda le aziende a monte, il 48% le società core, il 23% le aziende a valle e il restante 11% alle esternalità. Le persone che lavorano nel settore sono circa 40.000, il che fa facilmente intuire come lo sport sia anche fonte occupazionale. Viene poi spiegata la nomenclatura: le “aziende a monte” sono quelle che si occupano, ad esempio, di produrre attrezzature e abbigliamento sportivo. Le società core sono le società sportive stesse e quelle che gestiscono gli impianti; per esternalità si intende quella parte economica che serve a migliorare la vita del cittadino in termini di salute e socialità. Infine, le “aziende a valle” sono quelle che usano lo sport per fare spettacolo, quindi i media, le strutture legate alla fruizione degli eventi sportivi e infine le società che si occupano di gioco d’azzardo legale e, più nel dettaglio, di betting, ovvero di scommesse sportive.

Crisi e ripresa

Analizzando il biennio 2020-2021, è chiaro come il documento dell’Osservatorio sullo Sport System riveli soprattutto le criticità vissute a causa delle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19. Gli usuali eventi sportivi non si sono potuti svolgere, affatto per un lungo periodo e solo a porte chiuse successivamente. Questo ha portato a notevoli perdite nel settore nel 2020, recuperate solo parzialmente nel 2021. Nel 2020, infatti, i ricavi sono scesi del 31%, con una ripresa del 19% nel 2021, ma con numeri ancora molto lontani da quelli del 2019. Vale quindi la pena di spingere affinché si possa tornare ai livelli pre-pandemia, visto che è innegabile quanto l’Italia sia un Paese legato allo sport. Naturalmente, in cima alla classifica di gradimento c’è il calcio, seguito dal nuoto e dal tennis. L’Osservatorio ha anche determinato come spesso siano grandi eventi, vincite mondiali o campionato vinti da atleti italiani, che spingono il pubblico in una direzione piuttosto che in un’altra. Per quanto la passione calcistica resti sempre la numero uno.

Lo sport in Italia e il Betting

ricavi-scommese-sportiveNella parte successiva l’Osservatorio analizza nel dettaglio i quattro beneficiari dei ricavi derivanti dallo Sport System, dedicando una pagina al betting. Secondo quanto riportato nel documento, il betting sportivo vale l’11% del gioco legale. Il 38% delle scommesse viene effettuato in agenzia, ovvero in sedi fisiche, ma ormai la grandissima maggioranza degli italiani preferisce l’online, con una percentuale del 62%. Nel 2019, prima della pandemia, la raccolta complessiva sul gioco legale era stato di oltre 110 miliardi di euro e la percentuale derivante dal betting pari a 12,5 miliardi di euro. Il 71% derivava da scommesse sul calcio, il 17% da scommesse sul tennis e il 7% da scommesse sul basket. Il gettito erariale derivante è stato pari a 348 milioni di euro.

Conclusioni

Nell’Osservatorio sullo Sport System si evidenzia come nel 2020 l’industria del betting abbia resistito alla crisi legata al Covid solo in virtù della possibilità di giocare online. I ricavi sono infatti calati solo di poco nel 2020, e si prevede un recupero totale nel 2022. Questa è solo una parte del documento, che nel suo complesso, anno dopo anno, mostrerà l’andamento del settore sportivo per premettere a tutti gli operatori, Stato in primis, di operare le scelte strategiche più remunerative e vincenti.

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CMarziali / Cristina Marziali