L’incremento delle entrate di Lotto, Lotterie e altri giochi nel bilancio del MEF

Il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) pubblica ogni mese sul suo sito web ufficiale un rapporto che è, di fatto, una rendicontazione dettagliata delle entrate e delle uscite fatte registrare dell’erario statale in Italia. Questo rapporto si chiama C.R.T. (Conto Riassuntivo del Tesoro) ed è la dimostrazione, nei confronti dei cittadini, dell’attività contabile svolta dal tesoriere in un determinato lasso di tempo. I dati contenuti in questi documenti non servono solo all’insegna della trasparenza, ma danno anche un’idea precisa dell’andamento delle attività che contribuiscono in misura maggiore alle entrate statali. Il rapporto pubblicato relativamente al mese di Gennaio 2022 contiene alcuni dettagli interessanti, relativi al mondo del gioco d’azzardo, che cercheremo di analizzare nel modo più semplice e comprensibile possibile in questo articolo.

Come si articola il C.R.T.

Per sapere bene come leggere il Conto Riassuntivo del Tesoro, bisogna sapere in che modo è strutturato. Esso viene sempre suddiviso in due parti. La prima contiene le tavole di sintesi delle sezioni creditorie e debitorie; la seconda espone tavole più dettagliate che riguardano, nello specifico, la tesoreria e il bilancio. Cominciando dunque ad analizzare le prime tavole di sintesi, troviamo quella che riguarda il movimento generale di cassa, che nel periodo compreso tra il 1 e il 31 gennaio 2022 ha avuto come entrate finali 42.420.103.296,27 euro. A questa somma si devono aggiungere i crediti di tesoreria, sottrarre i debiti, per ottenere il totale complessivo di 293.380.531.913,78 euro, che al netto della disponibilità del Tesoro diventa 262.482.209.842,22 euro. Segue poi la tavola che si occupa della gestione tesoreria – parte debitore, e che riguarda prevalentemente BOT e Conti Correnti. La terza tavola è relativa alle partite creditorie. Le ultime due tavole sono le tavole dette “di raccordo”, in cui si confrontano il bilancio dello Stato e della tesoreria con il saldo di cassa e con le emissioni di titoli di Stato e altri strumenti. Con questo si chiude la prima parte del C.R.T. e si apre poi la seconda che contiene le tavole di dettaglio.

Tavole di dettaglio

Nelle tavole di dettaglio, come si può intuire facilmente dalla loro denominazione, si scende più nello specifico delle entrate e delle uscite dello Stato. La tabella F analizza così le entrate tributarie elencandole per categorie. La prima riguarda le imposte sul reddito e sul patrimonio; seguono tasse ed imposte sugli affari (canone televisivo e bollo auto, tanto per elencarne un paio), e poi le imposte sulla produzione, sui consumi e sulle dogane. In questa categoria rientrano le varie accise su energia, alcolici, gas ed altro. Dopo la quarta categoria, che è quella riservata ai monopoli (tabacco), giungiamo alla categoria di nostro interesse, la quinta: Lotto, Lotterie ed altre attività di Giuoco. Il totale, tra competenze e residui, è così ripartito:

• Proventi del lotto: 88.788.304,95 euro
• Prelievo erariale dovuto ai sensi del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, sugli apparecchi e congegni di gioco, di cui all’art. 110, comma 6, del regio decreto n.773 del 1931: 300.230.973,40 euro
• Proventi delle attività di giuoco: 17.662.149,80 euro
• Quota del 40 per cento dell’imposta unica sui giuochi di abilità e sui concorsi pronostici: 24.594.535,90 euro
• Diritto fisso erariale sui concorsi pronostici: 3.427.260,95 euro

La tabella prosegue poi con le entrate extra-tributarie e alienazione ed ammortamenti di beni patrimoniali e riscossione di crediti e accensione di prestiti, per un totale complessivo di 64.580.975.201,19 euro.

Tavole sulle spese di bilancio

Nelle successive tavole che analizzano invece nel dettaglio le spese, troviamo alla voce “poste correttive e compensative” le vincite del Lotto, che costituiscono praticamente l’intera voce per un ammontare di 741.305.500,00 euro. Il documento consuntivo prosegue ancora con molte altre voci che riguardano i singoli enti pubblici e le singole iniziative portate avanti dallo Stato, con una rendicontazione dettagliata. A questo punto diventa interessante andare a confrontare i risultati di un solo mese di bilancio con le conclusioni raggiunte invece nell’ultimo C.R.T. del 2021, che tracciava un quadro generalizzato dei 12 mesi precedenti. In esordio di quel documento si specifica come ci sia stata una crescita di 48.135 milioni di euro tra le entrate tributarie del 2021 e quelle del 2020. Inoltre, si fa osservare che gli elementi disomogenei del documento sono da imputarsi alle diverse politiche messe in atto tra il 2020 e il 2021 a causa delle misure emergenziali relative alla pandemia di Coronavirus. Detto questo, però, si sottolinea come le poste correttive (in cui abbiamo visto rientrare le vincite del Lotto) hanno visto un aumento dell’11,1% da un anno all’altro, con un incremento di 5.152 milioni di euro complessivi. Scendendo poi nel dettaglio delle poste correttive, il rapporto sottolinea come “le vincite registrano una crescita significativa (+1.608 milioni di euro, +31,5 per cento) collegata all’aumento delle entrate del gioco del lotto”. Per quel che concerne invece gli incassi dello Stato derivanti dal gioco d’azzardo, nella tabella comparativa si vede come Lotto e lotterie abbiano incassato nel 2020 9.833 milioni di euro, nel 2021 11.760 milioni di euro con un incremento  di 1.927 milioni di euro, in percentuale del 19,6%.

Conclusioni

Va osservato come, nel rapporto sulle entrate tributarie e contributive del gennaio 2022, si sottolinei il fatto che le poste correttive sono in aumento di 25 milioni di euro, se confrontate con lo stesso periodo del 2021. Se però si scende nel dettaglio, si nota anche come le vincite abbiano avuto una flessione. Stiamo però parlando di dati parziali, che si riferiscono solo al primo mese dell’anno. Quello che si è evidenziato, invece, è che gli ultimi mesi del 2021 hanno visto il gioco d’azzardo assumere un ruolo sempre più preponderante nel bilancio statale complessivo, sia dal punto di vista degli introiti erariali, ma anche del punto di vista delle vincite erogate ai giocatori. Questo dimostra come il gioco, ben lungi dall’essere una realtà da demonizzare, debba piuttosto essere ben regolamentato dallo Stato al fine di poterlo gestire al meglio e di ricavarne il massimo delle risorse possibili.