IGT per l’arte e la cultura: al via nuovi restauri alla Farnesina

Se si dà un’occhiata al sito web di IGT (International Game Technology) si può notare subito come il focus venga dato non solo e non tanto sulle attività produttive dell’azienda, quanto più sulle iniziative collaterali che vengono promosse e che vanno sotto il cappello collettivo di “sostenibilità”. IGT, come è noto, lavora nell’ambito del gioco d’azzardo. La sua attività spazia dal gioco fisico a quello virtuale, con la creazione di molti giochi slot gratis destinati ai casinò online e amatissimi dai giocatori. Parliamo di un colosso che nel corso degli anni è cresciuto a dismisura, tanto che oggi ha sedi sparse in tutto il mondo ed è quotato alla Borsa di New York. Le sue radici, però, sono profondamente italiane, visto che nasce da Lottomatica ed è posseduto in buona quota percentuale dal Gruppo De Agostini.

IGT per l’Arte

Sarà per via di questo profondo radicamento nel territorio italiano che uno dei principali interventi promossi da IGT ha da sempre riguardato il mondo dell’arte. Esplorando le iniziative che ha finanziato e supportato in vario modo nel corso degli anni si vede come in realtà IGT abbia cercato di spaziare in diversi ambiti: si è pensato soprattutto ai più giovani, ad implementare le loro capacità tecnologiche, a contribuire cioè a creare un futuro migliore per tutti. Ma ogni tanto si dà anche uno sguardo al passato, perchè vi è la forte consapevolezza che non può esserci progresso se non si tutela la memoria, specie quella artistica e culturale.

Negli scorsi anni IGT ha reso possibili i restauri e la conservazione di molte opere di primaria importanza per l’Italia e per il mondo intero. Nel 2020, in occasione dei 500 anni dalla morte di Raffaello, uno dei più grandi e acclamati geni del Rinascimento, è stato promosso il restauro degli affreschi delle Sibille e dei Profeti nella cappella di Palazzo Chigi. Gli interventi effettuati non solo hanno posto rimedio ed argine ad uno dei problemi che storicamente affligge questo luogo, ovvero le infiltrazioni di umidità. Hanno anche permesso di scoprire realtà inedite sugli affreschi, ad esempio capire quali parti sono state effettivamente realizzate dal Maestro e quali invece dai suoi allievi. Sempre nel 2020, ancora una volta per omaggiare la memoria e l’opera di Raffaello, IGT ha finanziato anche il restauro del Ritratto di Leone X tra i cardinali Giulio de Medici e Luigi de’ Rossi. Il quadro è conservato presso la Galleria degli Uffizi di Firenze ed è stato realizzato nel 1518. I lavori sono stati condotti dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze che ha restituito al pubblico i colori e la brillantezza originale dell’arte raffaellesca.

Gli ultimi finanziamenti di IGT per il patrimonio artistico italiano

È cosa nota che l’Italia possieda uno dei patrimoni artistici e culturali più preziosi e vasti al mondo; ma è altrettanto noto il fatto che si tratta di una realtà fragile, soggetta al deperimento del tempo. Per questo appare ancora più importante l’impegno costante di IGT, che non si è certo fermato agli interventi descritti ma ha di recente deciso di stanziare altri fondi per l’arte. Nello specifico, prenderà il via in questi giorni un nuovo progetto di restauro che stavolta riguarda il Palazzo della Farnesina a Roma. L’architetto Antonio Forcellino, che ha già collaborato con IGT per iniziative simili, si occuperà di riportare allo splendore originale il celebre affresco del 1512 “Trionfo di Galatea”, altra opera eccelsa di Raffaello. Si interverrà inoltre nella stanza al primo piano del palazzo che fu la camera da letto di Agostino Chigi, uno dei più grandi mecenati del Cinquecento. Nella stanza in questione si trovano altri affreschi importanti, nello specifico saranno restaurate le Nozze di Alessandro e Roxana del Sodoma. Altro affresco su cui si lavorerà è il Polifemo di Sebastiano del Piombo, che si trova accanto al Trionfo di Galatea.

Gli interventi di restauro non solo saranno rivolti al consolidamento degli intonaci e dei dipinti, ma cercheranno anche di rimuovere gli interventi successivi che hanno in qualche modo compromesso la bellezza originale delle opere. Un aspetto molto interessante dei lavori, promosso anche in questo caso da IGT in collaborazione con l’Accademia dei Lincei, che ha sede proprio al Palazzo della Farnesina, è che saranno aperti al pubblico. In alcuni giorni selezionati, tra ottobre 2022 e gennaio 2023, sarà infatti possibile prenotare una visita guidata dove a fare da cicerone d’eccezione sarà lo stesso Forcellino.

Gioco d’azzardo ed arte?

Potrebbe sembrare curioso l’interesse di un’azienda che si occupa del gioco d’azzardo nei confronti delle opere d’arte del Rinascimento italiano. Ma a spiegare perchè IGT da sempre promuove questo tipo di attività è Fabio Cairoli, CEO IGT Global Lottery. Nelle dichiarazioni che ha rilasciato, Cairoli spiega come per la società che rappresenta la necessità di salvaguardare il patrimonio artistico e culturale sia avvertita come una “responsabilità”. Non importa quale sia il settore merceologico in cui si lavora. Chi può deve interessarsi di tutto ciò che riguarda la comunità, e la sopravvivenza di ciò che ha reso grande la nostra nazione è avvertita come una necessità da perseguire. Nella nota ufficiale pubblicata da IGT per annunciare l’inizio dei lavori alla Farnesina si legge anche come il compito di preservare l’arte sia avvertito come “dono e dovere”, e come vi sia la forte convinzione che la “cultura generi valore e crescita per tutti”.

Lo sforzo di IGT nel sostenere un settore delicato e importante quale è quello della conservazione dei beni culturali dimostra come chi lavora nel gioco d’azzardo sia inserito a pieno titolo nella comunità, e come possa dare un contributo che va ben oltre il mero intrattenimento videoludico, che è semplicemente quello che maggiormente salta all’occhio.