Accolte le linee guida francesi sulla pubblicità al gioco d’azzardo dalla UE

La discussione sul tema “pubblicità al gioco d’azzardo” è in corso in tutti i Paesi europei e sta creando molto fermento tra gli organi regolamentatori. Anche in Italia questo è un tema scottante. Da una parte, c’è la necessità di consentire a chi opera nel mondo del gioco d’azzardo la divulgazione delle proprie iniziative. Chi lavora nell’ambito della legalità, infatti, rispetta le regole e paga regolarmente le tasse. Il che vuol dire che ha anche dei diritti, come appunto quello alla pubblicità dei propri prodotti, che non possono essere ignorati. Dall’altro lato, però, il gioco d’azzardo è sempre percepito dagli organi istituzionali come qualcosa di potenzialmente “pericoloso”, per via della possibilità dello sviluppo di dipendenze e patologie ad esse legate. Quindi la pubblicità al gioco d’azzardo viene vista come qualcosa che potrebbe andare ad incidere negativamente su fasce di pubblico particolarmente vulnerabili.

L’ANJ e le decisioni francesi

L’ANJ è l’Autorité Nationale des Jeux, ovvero l’ente che in Francia si occupa di regolamentare il gioco d’azzardo e di verificare che le leggi e le buone pratiche proposte vengano rispettate. La legislazione francese in merito alla pubblicità al gioco d’azzardo era ferma al 2013, anno in cui erano state fissate delle disposizioni atte a dare le norme da seguire in merito alla diffusione di messaggi pubblicitari via radio o televisione, salvo qualche piccola modifica apportata nel 2019. Il 2021 però è stato l’anno della svolta, almeno dal punto di vista della presa di consapevolezza. Nel 2021 si sono infatti svolti gli Europei di Calcio in Francia, evento che ha dato un particolare risalto mediatico anche alle attività legate al gioco d’azzardo, in particolar modo le scommesse sportive.

In quell’occasione l’ANJ ha ravvisato un eccesso di pubblicità e ha così maturato la decisione di rivedere la normativa riguardante questo particolare aspetto del gioco. Il risultato finale è arrivato nel mese di febbraio di quest’anno, 2022, quando sono state stilate delle linee guida, dopo un’approfondita riflessione che ha coinvolto non solo gli organi istituzionali ma anche gli operatori del settore. A seguire, riassumiamo brevemente tali linee guida, così come possono essere lette anche sul sito ufficiale dell’ANJ.

Pubblicità e gioco d’azzardo: linee guida e raccomandazioni

Il punto di partenza sono le criticità rilevate nel frangente sopra descritto, vale a dire i campionati europei di calcio del 2021. L’ANJ scrive che in quella situazione si è notata un’intensificazione della pressione pubblicitaria che ha avuto un impatto notevole sul pubblico considerato più vulnerabile. In particolar modo si citano i più giovani e i giocatori accaniti. Si è notato inoltre come vengano sfruttati in modo massiccio anche i mezzi digitali, spesso con messaggi di prevenzione di non facile identificazione. A seguito di tali rilievi l’ANJ si è così fissata tre obiettivi, che sono:

• deintensificazione della pressione pubblicitaria, su qualunque canale o mezzo;
• rafforzamento della tutela dei minori;
• miglioramento degli strumenti di prevenzione.

Strumenti normativi

Gli strumenti normativi che l’ANJ ha individuato come i più idonei a perseguire i suddetti obiettivi sono le linee guida e le raccomandazioni. Le linee guida ribadiscono in primis il diritto degli operatori di farsi pubblicità, ma precisa anche come l’ANJ possa eventualmente bloccare annunci o campagne che siano ritenute non  conformi alla normativa vigente. Tra i contenuti vietati si elencano quelli che incitano al gioco, magari indicandolo come un modo per conseguire un cambiamento di status sociale o per avere maggiore successo. Ci sono inoltre i contenuti vietati perchè rivolti in modo troppo specifico ai minori, facendo loro sembrare il gioco d’azzardo un passatempo innocuo equiparabile ad altri giochi che non implicano l’uso del proprio denaro.

Le raccomandazioni sono formulazioni non prescrittive che vogliono aiutare gli operatori a modulare al meglio le proprie campagne pubblicitarie, sempre nell’ottica del raggiungimento dei tre obiettivi sopra fissati. Alcune raccomandazioni riguardano il numero di annunci pubblicitari giornalieri, che è fissato a 3, o l’utilizzo di testimonial che si rivolgano chiaramente ad un pubblico adulto. Inoltre si raccomandano messaggi rivolti a stimolare il gioco responsabile che siano ben chiari e visibili.

A tutto questo si aggiunge la necessità di un’implementazione degli organi di controllo, che in Francia sono, oltre all’ANJ, l’ARPP (autorità di regolamentazione della pubblicità professionale) e l’ARCOM (autorità di regolamentazione della comunicazione audiovisiva). Tali organi vengono spinti a collaborare con gli operatori del gambling al fine di creare un sistema armonico di tutela del pubblico e gestione degli annunci pubblicitari.

La Commissione Europea e l’ANJ

Fino ad ora la Comunità Europea non ha espresso i suoi pareri in merito al gioco d’azzardo e alle leggi che si rendono necessarie per regolamentarlo. Non si è espressa nella misura in cui ha ritenuto che ogni Paese fosse libero di darsi le norme ritenute più adatte al suo particolare assetto sociale. Rispetto però al progetto di legge stilato dall’ANJ, in questi giorni ha deciso di dare il via libera affinché possa diventare una normativa applicabile e ufficialmente in vigore. Nello specifico, la Commissione Europea ha permesso quindi all’iter normativo di procedere dopo il consueto stand still di 3 mesi previsto in questi casi, ovvero quando le leggi proposte non recepiscono normative né internazionali né europee.

Questo non vuol dire che le proposte francesi verranno adottate da tutti i Paesi membri, ma solo che le linee guida stilate dall’ANJ sono state riconosciute valide e questo costituisce un precedente importante. Una delle novità più notevoli che vengono introdotte, rispetto alle normative preesistenti, è l’inclusione delle piattaforme di trasmissione on demand, che sono una novità molto importante nata negli ultimi anni. Anche su tali piattaforme gli annunci pubblicitari dovranno rispondere a regole precise, rimediando al vuoto normativo sussistito finora in proposito.

Le aspettative sono quindi anche nei confronti dell’Italia, che ancora rispetta i dettami del Decreto Dignità in merito alla pubblicità al gioco d’azzardo, dettami che però in molti chiedono vengano rivisti.