L’incontro Eurispes sul gioco pubblico e il suo riordino: spunti e idee

Cristina Marziali 04/12/2023
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eurispes-logoLo scorso 30 Novembre a Roma, presso la “Sala delle Bandiere” del Parlamento europeo in Italia, si è tenuta una tavola rotonda promossa dall’Osservatorio permanente su Osservatorio Giochi, Legalità e Patologie dell’Eurispes. Il tema dell’incontro è stato il seguente: “Il riordino del gioco pubblico e il ruolo dell’offerta territoriale in Italia”. Ci si è cioè confrontati su un tema di cui si parla sempre molto, ma che sembra continuare a non offrire una conclusione definitiva, vale a dire il modo migliore per gestire il gioco d’azzardo tenendo sempre presenti due finalità principali: tutelare i giocatori ed evitare infiltrazioni malavitose. La questione si fa in questi giorni più scottante perchè sembra che davvero l’attuale Governo sia in procinto di mettere mano alla legislazione in merito, una misura che da tempo è attesa ma che per un motivo o per l’altro è stata sempre dilazionata.

Al fine di affrontare i vari aspetti della questione nella maniera più organica e logica possibile, così, durante l’incontro il tentativo è stato quello di mettere a fuoco alcuni capisaldi, punti fermi che più degli altri potrebbero offrire il destro e l’abbrivio per prendere la direzione giusta nei sensi di una definitiva messa a norma di un settore controverso ma di vitale importanza per le casse statali.

I punti individuati dall’Eurispes

Vediamo dunque quali sembrano le priorità maggiori che sono emerse nell’ambito della tavola rotonda di Roma. Ricordiamo sempre che l’ottica era quella di fissare gli aspetti più importanti da tenere presenti nel momento in cui si debbano stilare nuove regole generali per il gioco d’azzardo, fisico e online.

Gioco d’azzardo fisico e online

E proprio da questi due mondi paralleli e distanti parte il discorso. Il gioco d’azzardo online ha conosciuto quello che viene definito un vero e proprio boom, a seguito della pandemia di Covid 19 che ha avvicinato anche i più riottosi al mezzo informatico. Innegabile la crescita che ha vissuto: si calcola che nel 2022 abbia assorbito 73,1 miliardi di euro, mentre la rete fisica solo 62,9 miliardi. Il pericolo che si corre è che il gioco fisico quindi abbia una minore attenzione, ma seconda l’Osservatorio Eurispes questo sarebbe sbagliato. il gioco fisico continua ad essere molto importante e frequentato nel nostro Paese e presenta criticità che non possono essere trascurate.

Riguardo al gioco fisico ci sono infatti molte considerazioni da fare, la prima riguarda la criminalità organizzata e l’illegalità. Negli ultimi tempi lo scandalo legato all’emersione di scommesse illegali fatte online da giocatori di calcio ha puntato il dito contro la facilità con cui ancora oggi in rete si possono trovare siti che escono fuori dalle maglie della legalità e del controllo dello Stato. Purtroppo, però, il pericolo non è minore nei punti di gioco fisici, perchè sul territorio la presenza della criminalità organizzata  ancora molto potente.

Si deve così tornare a ragionare su due situazioni che negli ultimi anni sono state usate per controllare il gioco d’azzardo, ma che hanno mostrato i loro enormi limiti. La prima riguarda il federalismo regolatorio: ogni regione in Italia può emanare le sue proprie leggi in materia di gestione del gioco d’azzardo. Se sulla carta questa può sembrare una buona norma, di fatto ha condotto ad uno spezzettamento territoriale che rende molte misure inefficaci. Sembra quindi che la strada che deve essere intrapresa è invece quella dell’unità, di un corpus normativo comune strutturato su presupposti ben precisi.

Si è poi parlato del famigerato distanziometro, altra misura che ha largamente dimostrato di essere inefficace. Il distanziometro prevede che ci debba essere una certa distanza chilometrica tra i luoghi del gioco d’azzardo e luoghi definiti sensibili, come scuole o chiese. Si capisce come questo divieto possa essere superfluo dal momento in cui i casinò online sono sempre accessibili dall’intimità della propria casa, e sono aperti 24 ore su 24.

Contro le dipendenze, per un nuovo quadro normativo che si basi sulla ricerca e sui dati

L’Osservatorio Eurispes ovviamente non poteva non ragionare anche sulla problematica delle dipendenze da gioco d’azzardo, rispetto alle quali appare che ogni misura presa continui ad essere insufficiente. Non sembra adeguata la rete sociosanitaria territoriale e si chiede un maggior coinvolgimento degli esercenti del gioco d’azzardo. Questi ultimi, adeguatamente formati, potrebbero essere il primo baluardo contro l’insorgenza di comportamenti patologici. Così come accade per altre malattie di diversa natura, il motto è sempre “prevenire è meglio che curare”. Quindi una giusta informazione attraverso campagne apposite potrebbe rappresentare il modo migliore per impedire la nascita del fenomeno delle ludopatie sul nascere.

La conclusione è che prima però di prendere qualunque decisione è necessario che vengano eseguiti studi più approfonditi rispetto al fenomeno del gioco d’azzardo, per averne una maggiore comprensione. Questo deve essere fatto con l’ausilio degli istituti specializzati, ma soprattutto di chi opera attivamente in questo settore. Importante è infatti che la normativa non penalizzi l’imprenditoria, pur  continuando ad ottemperare al suo precipuo impegno che è la tutela del cittadino.

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CMarziali / Cristina Marziali