Il segreto per il successo delle slot: la ricetta Play’n GO

Il mercato del gioco online ha conosciuto una crescita rapida e vertiginosa che non accenna ad arrestarsi ma, al contrario, sembra accelerare sempre di più. Ci si può chiedere a buon titolo come facciano i software provider ad inventare sempre titoli nuovi che riescono a fare presa sul pubblico, in un mercato che potrebbe sembrarci addirittura intasato visto il gran numero di software provider che sono nati negli ultimi anni. A tal proposito può essere interessante riportare quanto detto in un’intervista da Michele Stefanelli, che lavora in Play’n GO come Sales manager per l’Europa meridionale e i Paesi dell’America Latina.

Chi è Play’n GO

Play’n GO in verità non ha bisogno dimolte presentazioni, visto che è il suo ricchissimo portfolio di giochi, sempre in espansione, che gli fa da biglietto da visita. Parliamo di una società nata in Svezia nel 2005, quindi non una start up recente ma una realtà che si è fatta le ossa negli anni pionieristici dell’iGaming e che oggi si può definire uno di quei “grandi vecchi” da cui c’è tutto da imparare. Play’n GO realizza prevalentemente slot machine, per quanto nel suo catalogo non manchino anche table games e giochi di Bingo. Se potessimo fare un rapido excursus tra i titoli Play’n GO che hanno riscosso maggiore fortuna nel corso del tempo, non potremmo non citare Book of Dead, erede diretta della celebratissima Book of Ra, o i Reactoonz, simpatici mostriciattoli che hanno dato vita ad una piccola saga sui rulli. Uno degli eroi nati dall’immaginazione dei programmatori di questa casa di produzione è Rich Wilde, protagonista non solo di Book of Dead ma anche di tante altre slot che sono rimaste nel cuore dei giocatori. Per quanto siano ormai datate, continuano a restare in cima alle classifiche di gradimento.

Le slot più amate

A Michele Stefanelli è stato chiesto per prima cosa quale considerasse il “prodotto di punta” della società per cui lavora, ovvero la slot più iconica, e lui non ha avuto alcun tipo di tentennamento. Ha dichiarato infatti che il titolo che di gran lunga rappresenta Play’n GO meglio di altri è proprio Book of Dead, con la sua grafica inconfondibile e le features speciali che vertono attorno al simbolo del libro. Non è un caso che sia nata una serie di slot che vertono sulle stesse tematiche e funzioni: oltre a Book of Dead possiamo citare anche Legacy of Dead e la più recente Pilgrim of Dead. Questo ci dà una prima idea di come si lavora in Play’n GO. Se l’innovazione è importante, altrettanto importante è intercettare le preferenze dei giocatori. Quando c’è un filone che funziona, non lo si abbandona per il semplice gusto del nuovo, ma lo si sfrutta arricchendolo e dandogli aspetti sempre inediti, che possano conquistare sia i giocatori affezionati che nuovi giocatori.

Pilgrim of Dead, ha detto Stefanelli, sta avendo molto successo anche sul mercato italiano, così come in altri mercati mondiali. Play’n GO ha esteso infatti il suo raggio di azione anche molto lontano, come testimonia il fatto che Stefanelli sia responsabile dei mercati dell’America latina. Ma c’è un altro aspetto da considerare, ed è proprio l’attenzione al mercato di riferimento. Se ci sono prodotti che potremmo definire, per così dire, universali, ce ne sono altri che invece devono essere attentamente calibrati a seconda del mercato principale su cui li si vuole lanciare. L’esempio che viene fatto riguarda Rocco Gallo, una slot che è piaciuta soprattutto al pubblico dei players italiani visto che Rocco Gallo è proprio un polletto che vive nel nostro Paese.

Come nasce una slot

La parte più intrigante dell’intervista è però sicuramente quella che va ad esplorare il modo in cui nasce una slot machine. Abbiamo già detto come la maggior parte dei titoli che vengono prodotti da Play’n Go siano dei grandi successi, e Stefanelli prova a spiegare il motivo di questo, secondo il suo personale punto di vista. Parla di “cura e dettaglio”, descrivendo in questo modo il lavoro accuratissimo che viene fatto ogni volta che una nuova slot viene messa in cantiere. Dal lavoro di progettazione preliminare, fino alla messa a punto degli ultimi particolari, ogni fase viene seguita in modo scrupoloso. In questo modo la slot, che è l’insieme di tanti input diversi, appare come un insieme omogeneo e funzionante. 

L’attenzione primaria è rivolta al cosiddetto aspetto “WOW”, ovvero al desiderio di stupire il giocatore, di incantarlo e di farlo restare a bocca spalancata. Ma c’è un altro aspetto che è non meno importante e riguarda la necessità di promuovere il gioco responsabile, lato sul quale, dice Stefanelli, i programmatori Play’n GO si stanno impegnando al massimo. L’ultimo aspetto, che naturalmente non è meno importante, è quello che riguarda l’utilizzo delle nuove tecnologie. Non basta che una slot sia bella, non basta che sia sicura, è anche fondamentale che funzioni in modo impeccabile e senza sbavature, pena perdere l’attenzione dell’utente appena conquistato.

La prova dell’abilità Play’n GO

Non sappiamo se è davvero facile come lo fa sembrare Stefanelli creare un gioco di successo. Quello che possiamo dire con certezza è che ogni singola slot machine Play’n Go ha la capacità di centrare tutti gli obiettivi che un gioco d’azzardo online deve conseguire. Infatti, conquista sul versante estetico e del gameplay, coinvolge con la sua storia e permette di ottenere le vincite desiderate, modulandosi su diversi RTP e valori di volatilità per accontentare ogni giocatore. Prova uno degli ultimi titoli che abbiamo pubblicato sul nostro sito, dove trovi le Demo di slot come Legacy of Inca, Shamrock Miner, Invading Vegas, o la celebratissima Pilgrim of Dead!