I giovani e le nuove tecnologie: l’importanza del gioco

Cristina Marziali 09/01/2023
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milan-week-2022Che si parli di gioco tout court o di gioco d’azzardo, non cambia poi molto. Il gioco è una componente fondamentale nella vita dell’uomo, tutt’altro che superflua o accessoria. E negli ultimi tempi anche tale aspetto ha subito delle profonde modificazioni, in virtù dell’evoluzione tecnologica che ha investito il mondo del gaming e del gambling. Per chi lavora in questi settori è importante conoscere la percezione che il pubblico ha delle nuove tecnologie, ed è ancora più importante capire che cosa si aspetta, che cosa vorrebbe, e in che modo immagina l’evoluzione futura.

Di questo si è parlato nel mese di novembre nell’ambito della Milan Games Week & Cartoomics 2022, evento di cui Samsung, noto colosso nel campo informatico, è stato Tech & Innovation Partner. Si capisce come Samsung sia una di quelle aziende che ha bisogno di tastare il polso al mercato, e a tale fine ha creato un interessante format chiamato “What’s Next”. Questa locuzione inglese letteralmente significa “Che cosa viene dopo”, ed è il titolo di una serie di incontri volti a capire proprio gli sviluppi futuri del mercato. Il talk che ha avuto luogo nell’ambito della Milan Week si è intitolato “Life is a game” e chi vuole può recuperarlo su YouTube. In questo articolo analizzeremo per sommi capi ciò di cui si è parlato.

Life is a game

Life is a game: dal titolo si evince proprio come i presupposti dell’incontri siano gli stessi da cui ha preso le mosse questo articolo. La vita è un gioco, questa almeno sembrerebbe essere la prospettiva delle ultime generazioni che nel gioco non trovano solo una valvola di sfogo e un modo per divertirsi, ma anche un canale per socializzare e sviluppare skills. A ragionare su questi temi sono stati alcuni personaggi di spicco, tra i quali Dario Moccia, che è uno streamer molto conosciuto proprio tra i più giovani, e Lorenzo Cappannari, CEO di AnotheReality, che ha parlato di Metaverso. I dati di partenza per la discussione sono stati tratti da una ricerca condotta da BVA Doxa per Samsung, e sono stati illustrati da Cristina Liverani, Unit Manager, e Marta Rho, Senior Researcher.

Oggetto dello studio sono stati i rappresentati di due fasce di età. La prima è quella denominata comunemente Generazione Z, che include i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Si è però gettato uno sguardo anche alle abitudini dei ragazzi più piccoli, quelli a partire dagli 8 anni in su. Per tutti loro ormai il gioco virtuale è una realtà consolidata, e le percentuali riportate nello studio lo hanno dimostrato in modo inequivocabile.

La Generazione Z e il gioco

gamingBisogna dire che, a parte l’età, ben poco altro accomuna il campione preso in considerazione. Parte dei ragazzi intervistati, infatti, ancora studia, ma poi c’è anche chi lavora. La maggioranza però, circa il 68%, dice di pensare che la tecnologia giocherà un ruolo fondamentale per il proprio futuro. I campi sui quali si prevede che le nuove tecnologie avranno maggiore impatto sono la vita sociale, il benessere individuale e la creatività. Il discorso, cioè, spazia ben oltre il semplice intrattenimento ludico. Il 65% del campione intervistato, percentuale che sale al 75% se si considerano i soli soggetti di sesso maschile, dice che il gaming è la principale forma di svago a cui pensa per il proprio tempo libero. I dispositivi che vengono utilizzati sono tanto lo smartphone che le consolle specificatamente dedicate al gioco, con una percentuale più piccola riservata al computer desktop. E anche i ragazzi con meno di 18 anni di età molto spesso possiedono una consolle, e circa il 40% usa lo smartphone per giocare.

Gaming, più di un semplice gioco

Fin qui abbiamo detto cose che potrebbero non costituire una grande novità. Non serve uno studio per sapere che i giovani passano molto tempo davanti ai videogames o altri tipi di giochi interattivi. Quello che appare più interessante è la considerazione che essi hanno di tale attività. Oltre la metà dei ragazzi intervistati appartenenti alla Generazione Z dice che giocare online è un modo importante per socializzare, interagendo con i propri amici ma anche con perfetti sconosciuti. Lo stesso vale anche per i più piccoli, anzi, per loro l’aspetto sociale è ancora più forte, visto che durante i lockdown non avevano altro modo di stare insieme a persone della loro età.

Per questo motivo forse il Metaverso viene guardato con curiosità e molta eccitazione, anche se in merito le idee sono tutt’altro che chiare. Da molti il Metaverso viene visto come una sorta di nuova frontiera, quello che al momento rappresenta la massima innovazione. Poi ognuno ci vede quello che vuole: per il 35%  del campione è una realtà virtuale che corre in parallelo alla vita reale, per il 29% invece permette di scappare dalla realtà, mentre per il 27% è un mondo in cui ognuno può essere ciò che vuole.

Conclusioni

A trarre le conclusioni è Francesco Cordani, Head of MarCom di Samsung Electronics Italia. Cordani sottolinea come il progresso tecnologico appaia in modo più evidente quando si parla di intrattenimento e gaming, perchè nel gioco le nuove generazioni non vedono solo un modo per trascorrere il tempo libero. Il gioco è anche un modo per provare emozioni e sentirsi coinvolti in una comunità. Ecco perchè è importante investire in questo settore, in quanto si parla di un pubblico che è ancora in fase di formazione e sviluppo. Tutto ciò, naturalmente, vale anche per il gioco d’azzardo virtuale, che non a caso si sta interessando al Metaverso e cerca sempre di inventare nuove soluzioni per aumentare il coinvolgimento dei giocatori.

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CMarziali / Cristina Marziali