Evoluzione e ammodernamento del gioco d’azzardo e delle slot machine
admin
05/03/2019
C’è qualcosa che accomuna l’uomo moderno, dotato di tutti i suoi dispositivi iper tecnologici, e i nostri più antichi progenitori: il gioco d’azzardo. Si ipotizza infatti che il desiderio di giocare con lo scopo di vincere soldi (o qualcosa che migliorasse la propria condizione) sia nato insieme all’uomo. Questo non possiamo saperlo con certezza. Quello che invece sappiamo senza alcuna ombra di dubbio è che i nostri antenati più vicini, gli antichi romani, amavano tantissimo giocare d’azzardo. Sembra che il gioco d’azzardo fosse una delle pochissime cose che accomunava ogni ceto sociale.
Infatti giocavano sia i ricchi che i poveri. Il gioco più diffuso e amato erano i dadi, praticati in due diverse versioni. C’era la versione con i soli dadi e quella che invece prevedeva anche l’impiego di una tavoletta, suddivisa in trentasei caselle, sulla quale si avanzava con le pedine. Il tiro migliore che si potesse ottenere erano tre sei. Con il tempo le cose si sono modificate ed evolute.
Ne Quattrocento cominciarono a diffondersi i primi giochi di carte, in particolar modo il Baccarat per il quale non servivano che due sole carte. Il Baccarat è un gioco semplice, che non può avere che tre esiti, ma molto appassionante e coinvolgente. Fu molto più avanti nel tempo che sarebbero nate le vere regine del gioco d’azzardo, le slot machine. Inventate negli USA sul finire dell’Ottocento, le prime slot industriali furono poi messe a punto nel XX secolo da Sittman e Pitt. Quelle macchinette erano molto diverse da qualunque cosa possiamo immaginare oggi.
Erano costituite da cinque tamburi nei quali erano inserite in totale 50 carte da gioco. Il premio che veniva erogato eventualmente, a seguito dell’inserimento di un nichelino, erano gomme da masticare o sigari. Poi si cominciò a intuire qual era il vero vantaggio delle slot machine rispetto a tutte le altre forme di gioco d’azzardo che si erano praticate fino a quel momento: le vincite potevano essere regolate con grande precisione. È in questo modo che le macchinette slot iniziarono a dilagare a macchia d’olio nelle sale da gioco di tutto il mondo, in primis in quelle americane.
L’antenata della moderna slot machine si può far risalire agli anni Settanta e si chiamava “Fortune Coin”. Era proiettata su uno schermo televisivo ed era composta da delle bobine computerizzate. Si trattava ancora di un modello molto rudimentale che funzionava da sola, ovvero non aveva Jackpot in linea con altre macchinette. Dobbiamo arrivare agli anni Novanta per cominciare a vedere slot machine più simili a quelle che consociamo oggi. Le macchinette moderne sono spesso in linea, ovvero condividono un montepremi collettivo. Infine sono arrivate le slot machine online, completamente digitali. In un primo momento ricalcavano il funzionamento e la grafica delle slot classiche, ma poi mano a mano hanno cominciato a sviluppare una personalità propria.
Si sono sviluppati dei sistemi di gioco molto più complessi che, pur rispettando la basilarità della slot machine, rendono il gioco ancora più divertente. Le slot online non sono solo su computer ma anche su smartphone e tablet e si possono giocare usando un touchscreen. Tanto rapida è stata l’evoluzione recente, rispetto ai lenti progressi del passato, che ormai ci si aspetta di tutto. Man mano che troveranno sempre maggiore diffusione i dispositivi per la realtà virtuale, come Oculus Rift, anche le slot approderanno nel mondo della tridimensionalità. Dai dadi alle slot machine online sono cambiate molte cose, ma non la voglia di giocare e vincere!