Casinò fisici e come cambieranno per l’influenza dei casinò online
admin
27/03/2019
Il gioco d’azzardo al giorno d’oggi si muove su due binari che sembrano correre paralleli, ovvero il reale e il virtuale. I dati ci dimostrano come ancora i gamblers preferiscano praticare le loro forme di gioco preferite in modo fisico, che si tratti delle macchinette slot machine installate nei bar, delle sale Bingo o di un centro scommesse. Di pari passo, però, procede l’avanzata dei casinò online che, giorno dopo giorno, aumentano la loro offerta e anche il numero di utenti iscritti.
Qualcuno ipotizza per il futuro che i due binari, oggi affiancati, siano destinati ad incontrarsi. In che modo? L’ipotesi più accreditata è che la realtà virtuale farà il suo ingresso nei casinò online, annullando la distanza con i casinò fisici in modo definitivo. Nel momento in cui anche l’intrattenimento su internet avrà lo stesso grado di coinvolgimento di quello reale, quindi, si potrà suonare la campana a morto per i casinò terrestri. Casinò che, a dirla tutta, già oggi stanno soffrendo enormemente la concorrenza delle loro controparti virtuali, con incassi in costante diminuzione e molti punti costretti addirittura a chiudere, con il conseguente licenziamento di decine o centinaia di persone.
C’è però anche chi prevede che la contaminazione possa avvenire in un’altra direzione: non dal reale al virtuale ma viceversa. Facciamo riferimento ad una questione di questi giorni che riguarda Bart Blatstein, un facoltoso uomo d’affari statunitense che già da un po’ ha deciso di investire nel settore del gambling. È infatti proprietario dello ShowBoat di Atlantic City, che prima della sua gestione era un casinò gestito dalla compagnia Caesar Entertainment Corp. La Caesar ha gestito la struttura per ben 16 anni, e quando poi l’ha venduta nel 2014 ha imposto un periodo di 10 anni durante i quali non potrà essere nuovamente usata per il gioco d’azzardo. Ma Blatstein ha invece acquistato un ampio lotto di terreno adiacente su cui, ha fatto sapere, ha intenzione di costruire un casinò completamente nuovo e diverso da qualunque altra cosa si sia vista finora.
Atlantic City è seconda solo a Las Vegas negli USA in quanto a numero di casinò: che bisogno c’era di aprirne un altro, hanno chiesto a Blatstein? Questi ha risposto in modo molto lungimirante. Ha spiegato che non solo il mondo è cambiato, ma che è cambiato soprattutto il mondo del gambling. Offrendo ai giocatori le stesse forme di intrattenimento di sempre nei soliti modi non si può avere altro risultato che perdere in modo costante gli utenti fino alla chiusura. Invece bisogna studiare un nuovo modo di fare azzardo che sia in grado di attirare le nuove generazioni e soprattutto coloro che amano usare i dispositivi tecnologici.
Nelle intenzioni dell’imprenditore il suo casinò ospiterà slot machine, roulette, tavoli da BlackJack e da Poker, ma con uno stile del tutto nuovo che mutuerà forme e meccanismi dai casinò online, dalle slot online, dalle roulette online. Insomma anche Blatstein è un giocatore d’azzardo, a quanto pare, e vuole fare una scommessa epocale, ovvero rivisitare i casinò fisici per restituire loro l’appeal che hanno perduto con l’avvento del virtuale. I lavori dovrebbero avere inizio nel prossimo anno e dureranno 14 mesi: se la puntata di Blatstein andrà a buon fine potrebbe aprirsi un nuovo capitolo per il gioco d’azzardo in cui le frontiere tra reale e virtuale verranno ulteriormente minate.