Rapporto Eurispes 2019 sul gioco d’azzardo: vince l’online

Gabriele 05/02/2019
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Come di consueto, l’Eurispes all’inizio di ogni anno nuovo presenta il suo “Rapporto Italia”, un documento complesso che cerca di sviscerare diversi aspetti della vita del cittadino italiano. Nel “Rapporto Italia 2019” sono stati presi in considerazione dei temi ben specifici, suddivisi in coppie dicotomiche all’interno di ognuna delle quali si cerca di individuare l’andamento corrente. Tali coppie, nel rapporto presentato quest’anno, sono: pubblico/privato, sovranismo/mondialismo, lavoro/tecnologia, identità/differenza, realtà/rappresentazione, sicurezza/insicurezza.

Oltre a queste aree generali, l’Eurispes ha voluto prendere in considerazione anche altri temi puntuali, quali la percezione che il cittadino medio ha nei confronti dell’operato del Governo e quanta fiducia riveste nei confronti delle istituzioni; l’Europa e l’euro; i temi etici; le nuove abitudini e i nuovi stili di vita che si stanno imponendo. Il Rapporto Italia 2019 è stato reso pubblico a fine gennaio presso l’Aula Magna dell’Università La Sapienza, giunto ormai alla sua trentunesima edizione. Un sostanzioso capitolo del documento ha riguardato anche il rapporto degli italiani con il gioco d’azzardo, che è una realtà molto presente nel nostro Paese di cui non si può non fare il bilancio.
 
I dati che sono emersi disegnano un quadro piuttosto chiaro sia del giocatore medio sia delle sue tendenze all’interno dello specifico settore del gambling. Il primo aspetto rilevante della questione è il continuo crescere degli incassi derivati dal gioco d’azzardo. Secondo il rapporto Eurispes si è passati dai 15,5 miliardi di euro del 2003, ai 47,5 miliardi del 2008, fino ai 101,8 miliardi fatti registrare a fine 2017. Appare chiaro dunque come questo settore sia sempre fiorente e che anzi lo sia sempre di più, complici le nuove modalità di fruizione del gioco d’azzardo che gli italiani hanno a disposizione. Il secondo dato rilevante che è emerso riguarda proprio questo: se sono 3 su 10 gli italiani che, in media, amano giocare investendo il proprio denaro, il 2% di questo totale dice di giocare solo online.
 
Il numero di chi gioca solo attraverso supporti fisici è più alto (18% circa), ma si deve considerare il fatto che il gioco virtuale è una novità piuttosto recente e che il giocatore medio fa molta fatica a cambiare le proprie abitudini. Ciò non toglie che i casinò on line, come ad esempio Starcasino, con la loro ampia offerta di giochi tra i quali i giochi di carte, la roulette, le slot machine online, hanno conquistato una buona fetta della popolazione. Del totale, oltre il 7% dice di giocare tanto offline che online. Gratta&Vinci, Lotto e SuperEnalotto restano i giochi più amati, anche perché sono quelli tradizionali, ma ad essi si stano affiancando con un buon successo casinò in rete e slot online. Non stupisce un altro dato che emerge dal rapporto Eurispes: i giocatori che prediligono l’online, o che comunque lo affiancano ad altre forme di gioco tradizionale, sono quelli di fascia d’età compresa tra i 18 e i 34 anni.
 
Si tratta cioè di chi ha già maggiore confidenza con le nuove tecnologie e che possiede uno smartphone. Al giorno d’oggi, infatti, ai casinò on line si può giocare non solo da pc ma anche attraverso le app da installare sui dispositivi mobili. Gli italiani dunque si riconfermano popolo di giocatori, tanto che giocano in media, rispetto al PIL, il doppio dei francesi e il triplo dei tedeschi. La maggior parte gioca con la speranza di conseguire una vincita di denaro, ma molti altri lo fanno solo per puro diletto e divertimento.

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gpantaleo / Gabriele